Vai al contenuto
progetto esercito romano tardo imperiale

Custodes Urbis

i cornuti seniores

auxilia palatina iv sec dc

CUSTODES URBIS è il progetto di rievocazione storica tardo romana realizzato dalla nostra associazione che mira alla ricostruzione di un’unità dell’esercito romano di epoca tardo imperiale.

L’obiettivo è quello di ricostruire un contubernio dei Cornuti Seniores, un’unità di AUXILIA PALATINA attestata a Roma alla metà del IV secolo, e forse raffigurata anche sull’Arco di Costantino; dall’equipaggiamento agli oggetti di uso quotidiano, dalle manovre di battaglia alla vigilanza sulle mura dell’Urbe, CUSTODES URBIS fa vivere nuovamente i vari aspetti della cultura militare romana della Tarda Antichità.

…Et incedebat hinc inde ordo geminus armatorum, clipeatus atque cristatus, corusco lumine radians, nitidis loricis indutus.

…Marciava dall’una e dall’altra parte una doppia schiera di soldati rivestiti di lucide corazze, con scudi ed elmi adorni di creste risplendenti di luce corrusca.

Ammiano Marcellino XVI, 10, 8

L’unità dei Cornuti faceva parte del comitatus della Gallia; la sua presenza sul confine settentrionale è attestata fin dal 355. Nel 357, al comando del tribuno Bainobaude, attaccò e sgominò gli Alemanni che si erano accampati su alcuni isolotti del Reno dopo alcune incursioni sul territorio romano; quello stesso anno prese parte alla battaglia di Strasburgo, agli ordini del cesare e futuro augusto Giuliano, durante la quale resse l’urto della cavalleria alemannica assieme alla unità gemella, quella dei Brachiati, pur perdendo il tribuno Bainobaude nello scontro.

Successivamente sono attestate due unità, quelle dei Cornuti seniores e dei Cornuti iuniores, probabilmente nate da una divisione dell’unità madre sotto gli imperatori Valentiniano I e Valente. La prima risulta dalla Notitia dignitatum agli ordini del magister peditum praesentalis d’Occidente; la seconda combatté nella battaglia di Adrianopoli, in cui perse la vita Valente, e fu inquadrata nei ranghi del magister militum praesentalis d’Oriente. Successivamente i Cornuti iuniores furono stanziati presso la Porta Aurea di Costantinopoli insieme ai Leones iuniores, stando ad una iscrizione risalente al 413 rinvenuta in tale sito.

(Fonte Wikipedia)

L'episema (stemma) dei Cornuti Seniores

…Sed postquam comminus ventum est, pugnabatur paribus diu momentis. Cornuti enim et Bracchiati, usu proeliorum diuturno firmati, eos iam gestu terrentes, barritum ciere vel maximum: qui clamor ipso fervore certaminum, a tenui susurro exoriens, paulatimque adulescens ritu extollitur fluctuum, cautibus illisorum; iaculorum deinde stridentium crebritate, hin indeque convolante, pulvis aequali motu adsurgens, et prospectum eripiens arma armis corporaque corporibus obtrudebat.

…Ma allorché si cominciò a lottare corpo a corpo, per lungo tempo l’impegno fu pari da entrambe le parti. Infatti i Cornuti e i Bracchiati, resi esperti da continui combattimenti oltre a spaventare gli avversari con il loro comportamento, lanciarono anche un altissimo grido di guerra. E’ da principio un tenue mormorio che si leva nell’ardore del combattimento, ma prende a poco a poco maggior consistenza e s’innalza come i flutti che s’infrangono sulle scogliere. Di poi, per il gran numero di dardi i quali volavano sibilando da tutte le parti, si sollevò una nube di polvere che, muovendosi continuamente, toglieva la vista e faceva urtare vicendevolmente le armi e i corpi.

 

Ammiano Marcellino XVI, 12, 43

le nostre attività

manovre militari

rievocazione vita militare

rievocazione stibadion

rievocazione riti e religione

allestimento campo

tavoli didattici

Custodes

Pedites

furius togius

aelius iulianus

flavius aemilianus

aurelius aetherius

valerius genialis

Valerius Iustinus

Tirones

Barzimeres

Bainobaudes

Mulieres

Etruscilla

Magalì

armi e armature

Le unità degli Auxilia palatina potevano avere varie tipologie di armi e armature, adatte a più tipologia di teatro operativo. Potevano rivestire il ruolo di fanteria leggera, fanteria d’assalto e fanteria pesante.

UFFICIALE 

L’ufficiale è armato con quanto di meglio sia disponibile presso le fabricae imperiali e tra i più rinomati artigiani.

Vessillifero, draconario, ufficiali e comandante sono le figure di spicco dell’unità, avevano un equipaggiamento completo e ricco: le vesti erano realizzate in tessuti di eccellente qualità e molto ben decorate, la gioielleria era ricca e abbondante, armi e armatura di livello superiore; tutto doveva far capire che erano una spanna sopra al resto dei soldati, sebbene anche alcuni veterani potevano indossare elementi dell’equipaggiamento di qualità comparabile a quella degli ufficiali. 

Le armature potevano essere realizzate con delle squame o con due valve di metallo. Come armi principali aveva sicuramente una spatha e in caso di combattimento di linea le stesse della fanteria pesante, lancia (contus) e plumbatae: armato di hasta, scudo e spatha.
(Foto Giovanni Pera)

GRAVIS ARMATURA – fanteria pesante

Il pedes pesante è l’erede del legionario altoimperiale: armato di hasta, scudo e spatha, indossa armatura, elmo più avvolgente, e se possibile ocrea e manica; costituisce le prime file dello schieramento, regge l’impatto dell’assalto nemico e deve avere la forza per sfondare le linee nemiche. Deve essere addestrato nel combattimento corpo a corpo e nelle manovre in ordine chiuso e aperto, oltre all’uso delle plumbate.

Gravis armatura

LEVIS ARMATURA – Fanteria leggera

Il pedes leggero è un fante che combatte con scudo e armi da getto: una o più verruta e/o angon portati in una faretra; oppure arco; più raramente arcuballista o due o tre francische. 

Quando schierato in formazione può portare scudo e hasta, ma più probabilmente sarà schierato dalla quinta fila in poi e userà le sue armi da getto per coprire le prime file. È una figura adatta a chi non vuole o può portare l’armatura, richiede però un addestramento continuo nell’uso delle armi da getto, da affiancarsi a quello sul movimento in ordine chiuso e aperto.

Levis armatura

quadro storico

CRONOLOGIA DEL PERIODO

306 – (25 Luglio) Morte di Costanzo a Eburacum in Britannia; Costantino è acclamato dalle truppe di Costanzo; Galerio gli riconosce solo il titolo di Cesare e nomina Augusto il Cesare Severo. (28 Ottobre) Massenzio, con l’appoggio del padre Massimiano, è proclamato princeps a Roma.

307 – Severo viene sconfitto e poi ucciso. Galerio di scontra con Massenzio e Massimiano. Massimiano riconosce Costantino Augusto, per assicurarsene l’appoggio. Editto contro i cristiani.

308 – Convegno degli imperatori a Carnuntum, cui prede parte anche Diocleziano come arbitro: Licino (Gaio Valerio Liciniano Licinio) è nominato Augusto d’Occidente e Cesari, con il titolo aggiuntivo di filii Augustorum, Costantino (d’Occidente) e Massimino (d’Oriente). In Africa usurpazione di Lucio Domizio Alessandro.

308/311 – Galerio, Licinio, Massimino Daia e Costantino

309 – Morte di Hormizd II (Ormisda) che, nel 302, era succeduto a Narsete. In Oriente, secondo editto contro i cristiani.

310 – Morte di Massimiano. Massenzio di proclama Augusto.

311 – Repressa la ribellione africana. Galerio emana un editto: fine della persecuzione contro i cristiani. Morte di Galerio a Serdica. Massimino Daia si proclama Augusto.

311/313 – Costantino, Licinio e Massimino Daia.

312 – Costantino invade l’Italia e sconfigge le truppe di Massenzio nei pressi di Torino, di Verona e infine al Ponte Milvio a Roma. Morte di Massenzio. Costantino è riconosciuto dal senato primo Augusto.

313 – Incontro di Costantino e Licino e Milano: è emanato un editto congiunto di tolleranza religiosa, di libertà di culto e di restituzione ai cristiani dei beni confiscati (integrazione dell’editto di Galerio). Germani e Franchi respinti da Costantino sulla frontiera renana. Licinio sconfigge Massimino in Tracia, nei pressi di Adrianopoli. Morte di Massimino a Tarso. A Salona muore Diocleziano.

313/317 – Costantino e Licino.

314-315 – Scontro di Costantino e Licino per la regione danubiana.

314 – Concilio vescovile ad Arles in cui si condannano i donatisti

317 – (1 Marzo) Sono nominati Cesari i figli di Costantino, Crispo e Costantino il Giovane, e il figlio di Licino, Licinio il Giovane.

317/324 – Costantino, Licinio, Crispo, Costantino II e Licinio II

320 – Si acuisce l’ostilità tra i due Augusti. Licinio in Oriente riprende la persecuzione dei cristiani.

322-323 – Costantino respinge i Visigoti

324 – Vittorie di Costantino su Licinio a Adrianopoli (3 luglio) e a Crisopoli (18 settembre). Riforme amministrative e finanziarie. Lettera di Costantino ai provinciali in merito alla concessione della libertà di culto ai pagani.

325 – Concilio di Nicea (20 maggio – 19 giugno): condanna di Ario, poi reintegrato nel clero alessandrino nel 327. Fine di Licinio. Celebrazione dei vicennalia a Nicomedia.

326 – Costantino fa uccidere il figlio Crispo e la moglie Fausta.

328 – Costantino sconfigge gli Alamanni sul Reno.

330 – (1 maggio). Inaugurazione della nuova capitale, Costantinopoli.

332 – Costantino II vince i Goti, che si convertono al cristianesimo.

334 – Vittoria sui Sarmati. Suddivisione fra Tracia, Scizia, Macedonia e Italia settentrionale di Sarmati con il titolo di laeti.

335 – Costantino nomina Cesare il nipote Dalmazio e lo pone a capo della prefettura dell’Illirico; all’altro nipote Annibaliano, affida il comando di Cesarea, base dei preparativi della spedizione contro la Persia. Atanasio, vescovo di Alessandria, è esiliato a Treviri.

336 – Si riaccendono le ostilità con i Persiani per l’Armenia

337 – (22 maggio). Morte di Costantino nei pressi di Nicomedia. Vengono assassinati a Costantinopoli i congiunti maschi del defunto imperatore. (9 settembre). Sono nominati Augusti Costante (per l’Illirico), Costantino II (per l’Occidente) e Costanzo II (per l’Oriente). Shahpur II attacca Nisibi. I Sarmati si agitano sul Danubio.

error: Contenuto protetto !!