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AES RUDE, IL COMMERCIO AL TEMPO DEGLI ETRUSCHI

Per migliorare la nostra didattica sugli scambi commerciali del mondo antico, in particolare modo in relazione alla civiltà etrusca, abbiamo fatto realizzare 10 pezzi di Aes rude in bronzo, di diversa grandezza, dal peso complessivo di circa 2,86 kg.
Come unità ponderale di riferimento abbiamo utilizzato la cosiddetta “libbra leggera etrusca” del peso di 286,655 gr.

Prima delle monete, che cominceranno a essere coniate in contesti gravitanti attorno all’area di Vulci e Popolunia verso la prima metà del V sec a.C. (500 – 450 circa), oltre allo scambio merci (baratto), erano utilizzati anche altri diversi sistemi di pagamento come l’aes rude o una determinata quantità di sale.

L’aes rude era fatto di metallo (bronzo per lo più), allo stato grezzo, privo di segni indicanti sia il preciso valore economico che l’autorità garante. Il suo valore era determinato dal peso del metallo grezzo. Si otteneva tramite fusione, non aveva peso o forme specifiche. Non presentava segni di lavorazione. Poteva essere tagliato/sezionato in base alla quantità necessaria.

Testimonianze dell’uso dell’AES RUDE

A partire dalla seconda metà del VI sec aC, in alcuni santuari o aree sacre tra quelli compresi nei pressi di aree di passaggio, vie di collegamento o lungo i confini, si iniziarono ad accumulare notevoli depositi di aes rude (nei pressi del lago di Falterona ne sono stati ritrovati circa 1000 pezzi di diverso peso).
Riferibile allo stesso periodo anche l’uso di deporre all’interno delle sepolture uno o due pezzi di bronzo (come da ritrovamenti nelle aree di Orvieto, Spina e Bologna).

Questi due esempi ci fanno comprendere quindi, come l’uso di un tale strumento di scambio, in un periodo pre-monetale, potesse rispondere a due diverse funzioni: facilitare la comprevendita di beni/servizi e l’accumulazione di ricchezza. Gli veniva attribuito un valore specifico tale da permetterne l’utilizzo come strumento commerciale – con un determinato potere d’acquisto variabile in base alla quantità di metallo – socialmente riconosciuto.

Giulio Ranaldi

Alcune fonti:
– AA.VV. (1986) Rasenna, storia e civiltà degli Etruschi – Libri Scheiwiller, 1986
– CRISTOFANI M (1999) Dizionario illustrato della Civiltà Etrusca. Firenze – Giunti, 1999
– MAGGIANI A. (2012) Ancora sui sistemi ponderali in Etruria. Pesi di pietra dal territorio fiesolano Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 2012
– MAGGIANI A. (2001) Pesi e bilance in Etrueria – Pondera p. 67-74
– MAGGIANI A. (2002) La libbra etrusca. Sistemi ponderali e monetazione, in StEtr, LXV-LXVIII, 2002, p. 163-202.

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